La casa sospesa di Pontresina

Incontro con Sandro e Dorothee Costa, della ditta Costa

A Pontresina la ditta di costruzione Costa gestisce un cantiere molto particolare che fa chiacchierare parecchio la gente del posto: una vecchia casa è stata sospesa a travi d’acciaio mentre una nuova viene costruita sotto. La ragione di tutto questo è  da ricercare nella legge Weber sulle residenze secondarie: in quella regione a vocazione turistica, se si demolisce un vecchio edificio diventa molto difficile se non impossibile ottenere i permessi per costruirne uno nuovo. Ed è stato così che il proprietario ha cercato degli specialisti capaci di fare in modo che il nuovo edificio continui ad esistere durante tutta la durata dei lavori. Soluzione trovata: il vecchio edificio è stato sospeso a delle travi d’acciaio per essere demolito progressivamente, partendo dal basso, man mano che è eretto quello nuovo.

La storia di come Sandro Costa si è ritrovato alla testa della ditta Costa ha molto in comune con questo tipo di costruzione:

La ditta Costa di Pontresina è stata fondata 96 anni fa da Luigi Costa (1890-1964) che arrivava da Poschiavo con forte spirito imprenditoriale e molta voglia di lavorare. Gli successe il figlio Gildo (1915-1995) che nel 1958 ritira la ditta di costruzione di famiglia con il fratello Luigi junior, mentre Pontresina acquista sempre più importanza grazie alle loro iniziative. Due dei cinque figli di Gildo, Arturo (1946) e Rico (1948), entrano nella ditta nel 1972. Mentre Sandro (1951) imbocca una strada ben diversa: Dottore in legge, diventa giudice istruttore e sposa Dorothee, una Tedesca che s’innamora sia di lui che di Pontresina perché gli inverni interminabili non la spaventano stando vicino a lui. Dal loro matrimonio nasceranno quattro figli.

La vita di Sandro e Dorothee Costa corre per binari diritti, in parallelo con quelli della ditta di costruzione Costa gestita dai  due fratelli e dal padre. Questo procede fin alla fine degli anni ’80 quando sia Arturo che Rico esprimono il desiderio di lasciare l’azienda di famiglia per potersi occupare d’altro. A questa notizia, pur essendo fiorente, la ditta Costa trema sulle sue basi.  Di conseguenza la tensione sale anche in seno alla famiglia. Le due cose sono così strettamente collegate che lo sfacelo della ditta potrebbe scatenare anche quello della famiglia.

Preoccupata, Marilì, la mamma, trema per la pace in famiglia ed esorta tutti a preservarla a qualsiasi costo mentre il padre si desola all’idea di dover vendere una ditta fiorente per mancanza di successione.

Cercando una soluzione, Sandro e Dorothee Costa interrogano Dio che hanno imparato a conoscere come il loro Consigliere ammirabile oltre che Padre Celeste. La risposta divina arriverà a Sandro tramite un sogno: «riprendi tu la ditta!», gli dice Dio dimostrando una volta ancora che Lui s’interessa attivamente sia nella pace delle famiglie che nelle imprese umane quando viene interpellato. Per Sandro seguiranno comunque momenti di sgomento carichi d’interrogativi. Come ricostruirsi imprenditore quando si è giudice istruttore? Dove trovare i fondi per rilevare la ditta? E soprattutto: come preservare la pace in famiglia? È un’enorme sfida!

La risposta: Costruendo qualcosa di nuovo pur mantenendo il vecchio in piedi, proprio come succede ora sul cantiere della casa sospesa di Pontresina. Dio ha fedelmente sostenuto sia la sua famiglia che la sua ditta mentre Sandro s’inseriva nella nuova professione potendo contare sul sostegno e l’approvazione della moglie e di tutta la sua famiglia.

Sono trascorsi molti anni dal 1992, quando Sandro Costa è diventato il titolare della ditta Costa. La ditta ricostruita su suggerimento di Dio continua ad andare bene come pure la famiglia. Fabio, uno dei quattro figli di Sandro e Dorothee, è appena entrato in ditta, garantendo la successione che avverrà progressivamente, mentre l’esperienza in tutti gli ambiti si tramanda dal padre al figlio.

Da quei momenti, Sandro e Dorothee, che affianca attivamente il marito in ditta, hanno preso una buona abitudine che portano avanti tuttora: andare un pomeriggio alla settimana in coppia davanti al Signore. Spesso vanno in montagna, sopra Pontresina, e dall’alto invocano la benedizione e la protezione divina sui cantieri che, con i loro problemi e le loro sfide,  visti da lì sono esattamente della misura del palmo della loro mano tesa.

Auguri Sandro e Dorothee, il Signore continui a costruirvi, a rinnovarvi dall’interno giorno dopo giorno e benedica sempre sia i cantieri della ditta che la vostra famiglia!

www.costa-ag.ch

Datum: 25.08.2015
Autor: Franca Henriette Coray

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